Sicurezza della comunicazione radio

allarmi antifurto bologna

E' facile intuire che, per un Sistema senza fili, sia fondamentale che la comunicazione radio tra sensori e centralina deve essere quanto più possibile sicura ed affidabile.

E' quindi indispensabile che:

  • la frequenza utilizzata da centralina e periferiche non sia sabotabile;
  • il protocollo radio non sia intercettabile e clonabile.

Per ottenere i requisiti sopra indicati esistono più possibilità. Gli allarmi degni di tal nome utilizzano contemporaneamente i seguenti accorgimenti tecnici:

 

  1. MULTIFREQUENZA
  2. CRITTOGRAFIA, ROLLING CODE, SALTO DI FREQUENZA
  3. ANTI-JAMMING

1. MULTIFREQUENZA

La frequenza utilizzata per la comunicazione radio tra centralina e periferiche potrebbe venire disturbata da altri Sistemi, impedendo la trasmissione dei dati e, quindi, il corretto funzionamento dell'antifurto.

Questa eventualità potrebbe verificarsi sia per motivi accidentali (presenza di allarmi wireless nelle vicinanze, uso di telecomandi per cancelli automatici, ecc.), oppure intenzionali (tentativi, da parte di malintenzionati, di rendere inefficace il Sistema d'allarme tramite l'utilizzo di radiocomandi o jammers - vedi alla voce più sotto "ANTI JAMMING").

Per evitare che ciò accada, i Sistemi d'allarme professionali sono in grado di lavorare su più frequenze contemporaneamente, in modo da avere sempre una "strada" libera a disposizione su cui indirizzare il segnale. Purtroppo, anche in questo caso, molto spesso vengono dichiarati a "doppia frequenza" anche prodotti che non lo sono realmente o, meglio, lo è la centralina, ma non i sensori... Questo perché chi progetta solo la centrale, ma poi si avvale di sensoristica di terze parti (standard), deve necessariamente fare "parlare" i dispositivi nella stessa lingua. Perciò se i sensori lavorano in monofrequenza anche il Sistema lavorerà su una sola frequenza, pur disponendo di una centralina in doppia frequenza... Il principio è che la forza di una catena si misura sull'affidabilità del suo anello più debole!

 

2. CRITTOGRAFIA, ROLLING CODE, SALTO DI FREQUENZA

Perché un antifurto via radio sia sicuro, è necessario che il protocollo di comunicazione utilizzato dall'intero Sistema sia criptato.

Per questo, come visto anche per il punto sopra, è importante che il costruttore della centrale sia anche il costruttore delle periferiche (sensori, tastiere, sirene, telecomandi, ecc.) affinché le medesime possano comunicare utilizzando al stessa "lingua". Non a caso anche questa caratteristica è peculiarità unicamente rintracciabile sui Sistemi professionali.

Un protocollo crittografato è ovviamente molto più complesso da intercettare e, se dotato anche di ROLLING CODE (o codice di rollio) e SALTO DI FREQUENZA diventa impossibile clonarlo, perché la comunicazione tra i dispositivi cambia ogni volta e viene inviato su frequenze sempre diverse.

Un ulteriore vantaggio, non trascurabile, di un protocollo radio professionale è quello dell'impossibilità che avvengano interferenze ed ingerenze tra antifurti adiacenti, anche se della stessa marca. Diversamente è abbastanza frequente con gli allarmi fai-da-te, che un utente agisca involontariamente sull'antifurto del vicino di casa, piuttosto che sul cancello automatico...

 

3. ANTI JAMMING

Il jamming è un po' lo spauracchio degli antifurti senza fili. Con questo termine si intende il tentativo volontario di disturbare le radiofrequenze utilizzate dai Sistemi d'allarme wireless, attraverso dispositivi di vario genere, detti appunto "jammers".

Come anticipato nei punti precedenti, una delle difese a questo tipo di attacco è l'utilizzo da parte dell'antifurto di più frequenze di funzionamento.

Un'altra difesa si ottiene con i moduli anti jamming, che sono in grado di rilevare i tentativi di radiodisturbo e, se necessario, mandano in allarme il Sistema.

 

Per molto tempo questa potenziale vulnerabilità ha reso gli antifurto wireless meno sicuri di quelli cablati.

Per fortuna, già da diversi anni, l'introduzione degli accorgimenti riassunti qui sopra, ha reso la sicurezza offerta dei Sistemi senza fili professionali paragonabile a quella degli impianti filari, anche se qualche installatore poco aggiornato potrebbe ancora fare terrorismo in merito (installare un impianto a filo è più redditizio per l'installatore...). Non è un caso se ormai il 95% degli impianti installati è wireless, visti gli indubbi vantaggi in termini di elasticità nella progettazione.

Ovviamente il discorso sicurezza decade se si parla di prodotti non professionali...